Premessa

L’indagine ha avuto come obiettivo la comprensione dell’origine del foro, e di un corpo estraneo presente all’interno di un campione di pasta (formato rigatone) a seguito del reclamo di un cliente del produttore della pasta.

Esame al SEM del corpo estraneo

La prima parte dell’indagine ha avuto come obiettivo l’individuazione della natura di un corpo estraneo di materiale incognito, verdastro, di forma cubica e della dimensione di pochi millimetri, ricevuto insieme ad una pasta formato rigatone. Le analisi condotte sono state eseguite mediante esame a scansione elettronica SEM e analisi chimica EDS.

Il materiale è stato preventivamente rivestito di un sottile film di carbonio, tramite un coater, per aumentare la sua conducibilità e quindi avere una migliore visualizzazione dello stesso durante l’analisi. Il campione è stato successivamente esaminato al microscopio a scansione elettronica (SEM).

In base ai risultati degli esami si ritiene che il campione in esame è costituito da un polimero a base di polivinilcloruro (PVC). I suoi componenti principali sono il carbonio e il cloro

Dal punto di vista fisico, inoltre, il materiale presenta proprietà elastiche e di buona flessibilità. Questo indica la presenza di additivi, utilizzati comunemente per conferire al polimero determinate caratteristiche chimico-fisiche. Infatti molti dei plastificanti sono dei composti a base di carbonio ed ossigeno, e questo giustificherebbe anche la presenza di ossigeno rivelato nell’analisi chimica.
Gli altri elementi come silicio e magnesio sono presenti in quantità basse (minore dell’1%) e quindi possono considerarsi delle impurezze.

Esame al SEM del rigatone

Il campione è stato esaminato al microscopio a scansione elettronica (SEM). La risoluzione e la qualità delle immagini ottenute hanno potuto mettere in evidenza le caratteristiche del foro dove era presumibilmente inserita l’impurezza.

La forma del foro è compatibile con quella del corpo estraneo; l’inserimento del corpo nel rigatone non può essere avvenuta successivamente alla essiccazione del rigatone, perché in tal caso infatti si sarebbero necessariamente formate delle crepe intorno al foro, cosa che invece non è presente. Inoltre le pareti del foro sono ben delineate e definite come se fossero state plasmate secondo una forma riconducibile all’oggetto estraneo.
Quindi tale foro si sicuramente formato durante la fase di produzione del rigatone, nel momento in cui lo stesso si presentava ancora morbido e capace di modellarsi intorno ad un corpo solido.

Conclusioni

L’inquinamento da corpo estraneo, un pezzo di PVC, è avvenuta nel processo produttivo presumibilmente durante la trafilatura ed essiccazione del rigatone.